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Cosa è un indirizzo IP?

Published in Chiacchiere computazionali
October 22, 2021
7 min read
Cosa è un indirizzo IP?

Cosa è l’indirizzo IP?

L’indirizzo ip è un vero e proprio indirizzo, esattamente come l’indirizzo di casa, solo che serve per identificare un computer in una rete ed è formato da quattro numeri divisi da tre punti.

A cosa serve un indirizzo IP?

Una delle cose che facciamo più spesso è ordinare pacchi da Amazon, per fare in modo di ricevere il nostro pacco dobbiamo assicurarci di fornire il nostro indirizzo di casa corretto.

E se inserissimo una sola informazione sbagliata il nostro pacco non arriverebbe.

Questa è una realtà che tutti conosciamo.

Bene, quando navighiamo su internet, nel momento in cui abbiamo bisogno di scambiare informazioni con un server, che altro non è che un computer collegato a internet, se vogliamo che questo ipotetico server ci invii le informazioni di cui abbiamo bisogno dobbiamo fornirgli un indirizzo a cui inviare i pacchetti, tecnicamente si chiamano proprio pacchetti, cioè delle informazioni che sono codificate in modo da poter viaggiare nella rete che una volta ricevute, il nostro pc provvederà a elaborare permettendoci di fruirne.

Un esempio banale?

Quando vogliamo navigare in una pagina web, il nostro pc chiede al server dove risiede la pagina web, le informazioni per ricostruire una copia statica della pagina web nel nostro computer.

Per fare questo, però, abbiamo bisogno di conoscere l’indirizzo ip del server e abbiamo bisogno di fornire sempre al server il nostro indirizzo ip, altrimenti noi chiederemo di inviarci un pacchetto, ma se non forniremo il nostro indirizzo ip, quel povero server non saprà a chi inviare le informazioni.

Tutti sanno, più o meno, che internet è un’enorme rete, ogni elemento presente in una rete, ha bisogno di avere un indirizzo ip, ne ha bisogno lui, non è un’imposizione, come certe persone pensano erroneamente.

Senza un indirizzo ip un dispositivo non può comunicare con nessuno e quindi è inutile stare in una rete, che sia privata o pubblica come internet.

Prendiamo atto del fatto che ogni dispositivo connesso a una rete, ha obbligatoriamente un indirizzo ip.

Perché ho detto ogni dispositivo e non ogni computer?

Perché l’indirizzo IP viene assegnato proprio a ogni dispositivo elettronico che si collega a una rete, quindi il vostro pc ha un ip, il vostro smartphone ha un ip, la vostra stampante se è wifi ha un ip, se usate la domotica, la vostra lampadina ha un ip, il vostro frigorifero ha un ip, il vostro televisore ha un ip e così via…

Fondamentalmente ogni strumento che possiede una scheda di rete, di qualunque tipo, ha un indirizzo IP.

Ovviamente anche il vostro router ha un ip, e qui le cose si complicano leggermente, perché dobbiamo iniziare a fare distinzione tra gli ip, perchè non sono tutti uguali.

Una distinzione molto importante che serve fare tra gli indirizzi IP è quella tra ip pubblici e ip privati

Se in casa avete un modem router, per capirci, una di quelle scatolette che vi vengono date da chi vi vende la connessione a internet.

Quelle scatolette hanno all’interno, tra i vari componenti anche un modem e un router.

Diciamo in maniera super semplificata che il router casalingo serve per creare in casa una piccola rete privata, locale, e permette la comunicazione tra elementi connessi alla rete, sia tra di loro, sia con l’esterno.

Il modem invece è uno strumento che si occupa di collegare un apparecchio alla rete internet e che permette quindi di convertire i segnali che viaggiano sulla rete,

Nel caso delle scatolette che abbiamo in casa il modem connette a internet non un singolo computer ma la rete locale gestita dal router.

Questo significa che, siccome un indirizzo ip serve a identificare univocamente un apparecchio all’interno di una rete, alcuni strumenti possono avere due indirizzi ip.

Cioè, se il mio computer fa parte della mia rete locale casalinga avrà bisogno di essere individuato all’interno della rete, e quindi avrà un indirizzo ip che si dice privato, perché la rete è privata e quell’indirizzo potrà essere utilizzato, privatamente, solo dagli altri elementi che fanno parte della rete locale per contattare quello strumento.

Ma lo stesso computer va anche su internet, che è una rete pubblica, e quindi ha bisogno di un indirizzo ip in grado di individuare univocamente il computer su internet, in modo che possa essere contattato da altri dispositivi che stanno sulla stessa rete pubblica, cioè internet.

La parte interessante di tutto questo discorso è che l’indirizzo ip privato sarà unico all’interno della rete locale, ma potrà esistere identico in altre differenti reti private.

Per esempio l’ip del mio computer nella rete locale di casa mia potrebbe essere lo stesso ip che ha il vostro pc nella rete locale di casa vostra, stesso ip ma reti locali diverse.

Questo per quanto riguarda l’ip privato, mentre l’indirizzo ip pubblico sarà unico su internet ma sarà lo stesso per tutti gli elementi che fanno parte della stessa rete locale.

Cosa significa?

Significa che se mi collego a internet da casa mia utilizzando il pc e lo smartphone connessi alla stessa rete, o con due diversi pc connessi alla stessa rete, questi strumenti avranno diversi ip privati, ma stesso ip pubblico, perché il modem è uno, il router è uno, la rete è una, quindi qualunque strumento connesso alla stessa rete verrà visto dall’esterno, da internet, come la stessa entità, verrà quindi riconosciuto con lo stesso indirizzo ip pubblico.

Quindi quando chiedo di visitare una pagina web, il server che ci fornisce le informazioni risponde genericamente al nostro ip pubblico ignorando se l’informazione sia stata richiesta da un pc o da un altro della stessa rete, il server fornisce l’informazione, il modem la riceve, la trasforma in dati digitali utilizzabili, il router sa quale elemento della rete ha fatto la richiesta e smista il traffico fornendo le informazioni a chi le ha richieste dentro la rete, e fa tutto questo perché dentro la rete locale si possono riconoscere tutti gli elementi grazie al loro ip privato.

Da questo che ho detto si potrebbe dedurre anche che, visto che l’indirizzo ip è unico nella rete il cui si trova il dispositivo, lo stesso indirizzo ip privato può appartenere a diversi dispositivi, a patto che si trovino su reti locali diverse.

Un’ altra distinzione molto importante che serve fare tra gli indirizzi ip è quella tra ip statici e ip dinamici.

Un ip statico significa che non cambia mai e un ip dinamico significa che cambia o che può cambiare.

Dentro una rete privata ormai c’è poca differenza tra le due tipologie di ip, un tempo era necessario impostare alcuni dispositivi con l’ip statico per poter reindirizzare alcune porte del router per sfruttare al meglio dei servizi particolari.

Comunque in linea di massima ora questa roba serve poco, ma è comunque possibile farla. Diciamo che solitamente gli ip in una rete privata standard sono tutti dinamici gestiti da un sistema che si chiama dhcp. Per ora non serve sapere altro.

La parte interessante invece è vedere a cosa serve un ip statico su internet.

Gli ip pubblici statici sono una parte fondamentale di internet, questo perché se i server che quotidianamente contattiamo non avessero degli ip statici, cioè non avessero degli indirizzi che non cambiano mai, come faremmo a contattarli?

Noi non siamo abituati a contattarli tramite indirizzo ip, solitamente usiamo un sistema che associa gli indirizzi ip a dei nomi, i famosi dns di cui si parla quando non riusciamo a raggiungere qualche sito di serie tv.

Siccome ricordarsi un indirizzo ip a memoria per noi umani è abbastanza complesso, si sono inventati queste associazioni tra nomi e indirizzi ip. Un nome è molto più semplice da ricordare di un indirizzo ip che come vi ho mostrato a inizio video è composto da numeri.

Capita che alcuni grossi server che hanno un unico indirizzo ip siano connessi a più nomi di siti, tecnicamente si chiamano nomi a dominio.

Capita anche il contrario, cioè che a un unico nome a dominio corrisponda una serie di indirizzi ip, che poi portano allo stesso sito.

Non sto qui a dilungarmi sul perché si fanno queste cose, vi basti sapere che sono impostazioni che si possono fare in un server e che di solito dipendono dall’entità e dalle dimensioni dei siti che stanno su un server.

Un server può ospitare tantissimi piccoli siti, e quindi ecco il caso di tanti nomi a dominio che puntano verso lo stesso ip, e un grossissimo sito può essere clonato su tanti server diversi in modo da smistare le richieste e eventualmente essere sempre on line nel caso di problematiche tecniche, e quindi in questo caso può avere senso collegare lo stesso nome a dominio a più indirizzi ip.

Avere un indirizzo ip statico permette quindi di essere raggiunti da chiunque in qualunque momento, ma ha un costo, proprio un costo economico, si pagano gli ip statici.

Ed è un costo che noi non paghiamo per andare su internet, ma nonostante questo, come abbiamo detto prima, ogni nostra rete, e quindi ogni strumento connesso alla rete, può andare su internet con un indirizzo ip pubblico, questo indirizzo noi non lo paghiamo.

Questo perché l’indirizzo che ci viene dato per poter navigare è un indirizzo ip dinamico, questo significa che cambia nel tempo, ogni tot tempo, o ogni volta che riavviamo il modem, il nostro personale indirizzo ip pubblico cambia.

Ma a noi questo non toglie niente, perché nel momento in cui faccio una richiesta a un server, inviamo anche il nostro indirizzo ip pubblico del momento, in modo da poter ottenere una risposta. Quindi avere un ip statico per una connessione casalinga, nella maggior parte dei casi, non serve.

Un indirizzo IP è composto da numeri e punti.

Quattro numeri vengono divisi da tre punti.

Ogni numero può valere da 0 a 255, quindi non troverete mai numeri negativi o numeri che superano il 255.

Per chi fosse curioso di saperlo, con 8 bit, quindi con un byte, si possono rappresentare 256 numeri, quindi tutti i numeri che vanno da 0 a 255, che sono proprio 256 numeri, si possono rappresentare, appunto, con 8 bit.

Essendo quattro numeri quelli che formano l’ip, sappiamo che gli indirizzi di questa tipologia che si chiama ipv4 sono formati da 32 bit, perchè 8x4 = 32.

Questo significa che possiamo avere oltre 4 miliardi di combinazioni, che sarebbe 2 elevato 32, e come è ovvio dedurre ormai è da diversi anni che questi 32 bit cominciano a essere un po’ pochi per tutti i dispositivi che hanno bisogno di un ip, per questo anni fa è nato un nuovo formato per definire gli ip, il formato ipv6, che è composto da 128 bit, e quindi ha la possibilità di ottenere molte più combinazioni, 2 elevato 128 nella precisione, rispetto ai 32 bit degli ipv4 direi che le combinazioni possibili sono parecchie di più.

Gli indirizzi IP non sono complessi da capire, e avere un’idea di cosa siano sicuramente può aiutare a vivere in un mondo dove i dispositivi elettronici e le reti hanno sempre più rilievo.


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